eJournals Italienisch 38/76

Italienisch
0171-4996
2941-0800
Narr Verlag Tübingen
2016
3876 Fesenmeier Föcking Krefeld Ott

Come migliorare la produzione orale in L2: metodi innovativi

2016
Chiara Angelini
Elisabetta Longhi
10 0 C hI ArA A Ng ElI N I/ ElI S A B EttA lO NghI Come migliorare la produzione orale in l2: metodi innovativi un ciclo di lezioni di lingua straniera per l’apprendimento dell’italiano e del tedesco basato su un progetto di tandem virtuale fra l’università di Magonza e l’università di Parma Premessa La metodologia dell’apprendimento in generale e quello delle lingue straniere in particolare stanno subendo da anni l’influsso dei nuovi mezzi di comunicazione, che hanno rivoluzionato la didattica tradizionale Ciò nonostante, restano sempre valide alcune costanti del processo di apprendimento, come quelle enunciate da Bovet / Huwendiek (2008, 170) in un noto manuale per futuri docenti: «Lernen ist im Allgemeinen ein Prozess, der vereinfacht nach folgendem Schema abläuft: Die Schülerinnen und Schüler nehmen Umwelterfahrungen auf, verarbeiten und integrieren sie in das bereits bestehende Wissensgerüst, um im Idealfall die neu gewonnenen Erkenntnisse zu späteren Zeitpunkten wieder abrufen und nutzen zu können .» Secondo questo modello, il compito dell’insegnante sarebbe dunque quello di ampliare gli orizzonti d’esperienza dei discenti, come sintetizza efficacemente Magdalena Steiner nel sito Internet del Landesmedienzentrum Baden- Württemberg (LMZ): «Die Lehrperson ist dafür zuständig, den Schülerinnen und Schülern genannte Umwelterfahrungen durch entsprechendes Unterrichtsarrangement zugänglich zu machen .» Il nostro intento è quello di mostrare come le nuove tecnologie possano contribuire a realizzare questo compito Introduzione Nell’anno accademico 2014-15 l’Università di Magonza e quella di Parma hanno avviato un’esperienza di tandem virtuale della durata di un’ora (60 minuti) per gruppi di apprendenti a livello B2, servendosi della piattaforma Moodle e del programma per le videoconferenze Adobe Connect L’obiettivo delle responsabili del progetto (Chiara Angelini per Magonza ed Elisabetta 2_IH_Italienisch_76.indd 100 23.12.16 09: 52 Chiara Angelini/ Elisabetta Longhi Come migliorare la produzione orale in L2 101 Longhi per Parma) era accompagnare gli studenti dei rispettivi gruppi attraverso un percorso che avrebbe permesso loro di usare meglio e più attivamente le loro preconoscenze di una lingua straniera, italiano o tedesco che fosse Basandosi sulle considerazioni di Bardo Herzig (2014, 10), si è tenuto conto dei fattori che influenzano il processo di apprendimento in un contesto digitalizzato: im Auftrag der Bertelsmann Stiftung Fonte: Prof . Dr . Bardo Herzig, „Wie wirksam sind digitale Medien im Unterricht? “, Bertelsmann Stiftung, Gütersloh, 2014, p . 10 Fra le possibili applicazioni dei sussidi didattici elettronici nella lezione va considerato con particolare attenzione il cosiddetto «didaktisch-methodischer Fokus» (Herzig 2014, 15): «Für Lehrpersonen dieses Typs ist die Verbindung von Medium, Methode und Inhalt im Unterricht kennzeichnend Sie reflektieren darüber, wie sich mit der Einführung von Laptops die Inhalte und die Methoden ändern (müssen), um eine qualitative Verbesserung von Lernprozessen bzw Unterricht zu erreichen Neben einem insgesamt umfangreicheren Einsatz des Laptops sind diese Lehrpersonen auch bereit, von curricularen Inhalten abzuweichen .» In base a tali osservazioni la tradizionale lezione di italiano o di tedesco è stata profondamente modificata, poiché le attività finalizzate a esercitare la produzione orale nella lingua d’arrivo sono state fatte con nuovi interlocu- 2_IH_Italienisch_76.indd 101 23.12.16 09: 52 Come migliorare la produzione orale in L2 Chiara Angelini/ Elisabetta Longhi 102 tori, ossia con studenti di un altro Paese che in quel momento si trovavano nel Paese della lingua d’arrivo e che a loro volta avevano come obiettivo l’apprendimento di un’altra lingua In pratica, la controparte degli scambi dialogici non era più rappresentata dall’insegnante, e neppure si trattava di attività svolte in gruppo dagli studenti al cospetto dell’insegnante, col conseguente senso di insicurezza generato dal timore di sbagliare La totale democraticità degli scambi dialogici favoriva il flusso della comunicazione, comprese le correzioni reciproche, che costituivano il necessario aiuto nel processo di acquisizione delle competenze necessarie per rendersi indipendenti come parlanti di una lingua straniera in situazioni autentiche Il supporto tra pari ha inoltre contribuito enormemente all’ampliamento della sfera emotiva e dunque al raggiungimento dell’obiettivo finale sia a livello di qualità che di velocità dell’intero processo di conoscenza della lingua d’arrivo La cornice didattica è stata costruita dalle due docenti con un duro e accurato lavoro di preparazione pree post-videoconferenze, gestite tecnicamente in maniera impeccabile dal collaboratore studentesco Felix Janßen, al quale va in questa sede il nostro più sentito ringraziamento la struttura della lezione in videoconferenza Il ciclo delle lezioni in videoconferenza aveva come tema comune i fattori di successo e di insuccesso nel processo d’integrazione in un Paese straniero La strutturazione degli incontri ha subìto lievi variazioni nel corso dell’anno accademico, in modo da consentirci di sperimentare diverse modalità Per comodità presenteremo qui solo un modello, ovvero quello risultato più efficace, adottato nel semestre estivo, e lo illustreremo al presente per sottolineare la sua riproducibilità: 1 L’ora di lezione viene suddivisa in tre parti e siamo noi docenti a preparare a turno un incipit che funga da stimolo ai commenti successivi degli studenti L’inizio della lezione è dunque costituito da un video (immagini con commento di accompagnamento), da un contributo orale (per es lo stralcio di una trasmissione radiofonica registrata oppure una canzone) oppure scritto (per es una frase di un personaggio famoso, un brano tratto da un articolo di giornale o da un romanzo), o anche da un’immagine (per es una foto o un disegno) che si colleghi in modo congruo al tema generale e susciti emozioni Per indurre ulteriormente gli studenti a reagire allo stimolo iniziale proposto, prima di aprire i commenti in seduta plenaria la docente di turno formula anche una domanda per il pubblico degli apprendenti La lingua 2_IH_Italienisch_76.indd 102 23.12.16 09: 52 Chiara Angelini/ Elisabetta Longhi Come migliorare la produzione orale in L2 103 usata in questa fase della lezione è in genere la lingua madre dell’insegnante che ha condotto la fase iniziale Questa scelta però non va considerata come l’unica possibilità, ci sono infatti varie opzioni, per esempio quella di far parlare anche i docenti nella lingua d’arrivo, oppure mezz’ora in una lingua e mezz’ora nell’altra Si tratta di problemi di metodo da risolvere fra i responsabili dei due gruppi nella fase preparatoria del corso, sulla base delle necessità didattiche che di volta in volta si presentano Importante è però che, una volta scelta la procedura da usare, si resti fermi su tale scelta e la si applichi coerentemente 2 Una volta che la docente moderatrice di turno ha posto la sua domandaguida, l’intero gruppo ne discute in seduta plenaria L’obiettivo linguistico da raggiungere è lo sviluppo della capacità argomentativa, ossia la formulazione di un’opinione su un certo tema e la sua difesa apportando motivazioni adeguate, oppure la descrizione di un certo stato d’animo nei confronti di un problema e la ricerca delle cause che lo hanno provocato Ognuno viene invitato a parlare, cercando di superare le remore provocate dall’utilizzo dello strumento mediale a disposizione per comunicare (per es le incertezze nell’uso che possono verificarsi all’inizio) Gli studenti possono richiedere la parola con un comando presente nel programma, si attiva un logo che identifica la postazione (tramite il nome stesso dello studente) e viene data loro la parola Ciò significa che a quel punto, se parlano nel microfono, tutti possono sentire ciò che dice e vedere anche il suo volto mentre parla Il contributo è pubblico come se tutti i partecipanti fossero in una stessa classe in un luogo preciso, eppure il gruppo siede in due stanze diverse a 2000 chilometri di distanza: in tal modo il sogno del telefono senza fili e con la telecamera diventa una realtà palpabile e con potenzialità didattiche enormi Se si pensa che una volta gli studenti dovevano aspettare anni per avere l’emozione di parlare in una lingua straniera in un ambiente straniero, anni in cui il loro apprendimento della lingua straniera era fatto di esercizi, simulazioni, ascolti, video, ma mai di reali situazioni comunicative con parlanti madrelingua, l’esperienza di una situazione del genere rappresenta una rivoluzione senza precedenti, con un impatto sulla metodologia dell’apprendimento completamente nuovo In questa fase di discussione in seduta plenaria tutti possono richiedere di parlare e la docente moderatrice di turno deve solo intervenire per sostenere i partecipanti, per es suggerendo una parola o un verbo, correggerli in modo indiretto se necessario, o incoraggiare chi eventualmente ha paura di cliccare per avere la parola: la docente vede i volti dei partecipanti e può dunque interpretare le loro emozioni 2_IH_Italienisch_76.indd 103 23.12.16 09: 52 Come migliorare la produzione orale in L2 Chiara Angelini/ Elisabetta Longhi 10 4 3 Terminata questa fase, che dura circa 20 minuti e si conclude con la formulazione da parte della docente moderatrice di turno di un risultato concreto, un punto fermo, una conclusione sulla quale tutti si trovano d’accordo e su cui si può constatare nel gruppo un generale consenso, si passa al lavoro di gruppo in stanze virtuali separate Con un semplice comando i partecipanti alla videoconferenza vengono suddivisi dal tecnico in varie stanze virtuali, dove studenti italiani e tedeschi parlano fra di loro e discutono una seconda domanda, la quale non è altro che un approfondimento del tema principale della seduta 4 Anche questa fase dura circa 20 minuti ed è spesso seguita dalla stesura di un protocollo, di un resoconto delle opinioni sul tema discusso dai vari partecipanti Questo foglio di lavoro viene redatto dagli studenti tedeschi in italiano e dagli studenti italiani in tedesco dopo la videoconferenza, è una sorta di compito per casa che testa la loro capacità di riprodurre in sintesi in lingua scritta ciò che è stato detto nel gruppo di lavoro Anche in questo caso le possibilità per quel che concerne la lingua usata nei gruppi di lavoro sono varie I protocolli servono per fissare ciò che si è appreso nella conversazione giornaliera, in termini di ampliamento del vocabolario, di esercizio delle strutture linguistiche già note conosciute e, last but not least, di constatazione delle nuove strutture linguistiche fino a quel momento sconosciute Essi vanno fatti eseguire a entrambi i gruppi dalle rispettive docenti responsabili, corretti in forma indiretta e riconsegnati per una fase di autocorrezione diretta da parte degli studenti Infine, grazie alla funzione del programma Moodle che permette la creazione di glossari, viene incaricato ognuno di inserire individualmente le parole, i verbi e le nuove espressioni apprese nella seduta del giorno È davvero incoraggiante vedere come l’estensione del vocabolario sia uno dei grandi successi di questo tipo di lezione di lingua straniera, che è possibile solo con l’uso di queste nuove forme di sussidi didattici elettronici Conclusioni Questo schema di lezione apre enormi prospettive per quel che riguarda l’apprendimento delle lingue straniere, ma non solo Ogni materia può far uso di questi nuovi sussidi didattici Ciò che però non va dimenticato è che siamo ancora in fase di sperimentazione, almeno per quanto riguarda le lingue straniere Per fare un semplice esempio, la fase della verifica dell’apprendimento, attuata come compito per casa tramite protocolli di apprendimento o glossari, avrebbe molti strumenti a disposizione che noi 2_IH_Italienisch_76.indd 104 23.12.16 09: 52 Chiara Angelini/ Elisabetta Longhi Come migliorare la produzione orale in L2 105 abbiamo sperimentato concretamente, insomma la gamma delle opzioni è infinita e variegata Tutto dipende dall’obiettivo didattico da raggiungere: competenze migliori nella produzione e/ o riproduzione orale oppure scritta, ampliamento lessicale, ecc Nuovi strumenti e forme di sussidi didattici significano nuove possibilità, nuovi obiettivi da raggiungere e in conclusione un nuovo capitolo della didattica delle lingue straniere ancora da scrivere Indipendentemente da come si decida di usarle, di certo oggi è impensabile fare a meno delle nuove tecnologie, tanto a scuola quanto in un contesto universitario Esse garantiscono, tra l’altro, anche l’apertura delle istituzioni educative al mondo esterno, «Authentizität und Öffnung des Unterrichts», come afferma Gabriele Lehmann (2001, 2) e come il nostro progetto conferma Bibliografia Bovet, Gislinde / Huwendiek, Volker (Hrsg .): Leitfaden Schulpraxis . Pädagogik und Psychologie für den Lehrberuf . 5 ., überarbeitete und erweiterte Auflage, Berlin 2008 Herzig, Bardo: Wie wirksam sind digitale Medien im Unterricht? Gütersloh: Bertelsmann Stiftung 2014 Lehmann, Gabriele: Anregungen zum Einsatz Neuer Medien im Fachunterricht und in Projekten, Schwerin 2001 Steiner, Magdalena: (Titel) https: / / www .lmz-bw .de/ medieneinsatz-schule .html Appendice Di seguito si presentano, a titolo di esempio, le tracce di due lezioni tenute nel semestre estivo 2014-15 Traccia 1 Versione tedesca Diese verrückten Ausländer Einleitung Im Kapitel «Diese verrückten Ausländer» aus dem Buch von Paul Watzlawick Anleitung zum Unglücklich-sein (München: Piper 1983, S 91-95) macht uns der Autor auf eine sehr verbreitete Haltung aufmerksam: «Unsere Welt ist die wahre Welt; verrückt, verlogen, illusorisch, verschroben sind die Welten der anderen .» Aus dieser Haltung ergebe sich seiner Meinung nach folgendes: «Man nehme, allen Gegenbeweisen zum Trotz, schlicht an, das eigene Benehmen sei unter allen Umständen selbstverständlich und normal 2_IH_Italienisch_76.indd 105 23.12.16 09: 52 Come migliorare la produzione orale in L2 Chiara Angelini/ Elisabetta Longhi 106 Damit ‘wird’ alles andere Benehmen in derselben Situation verrückt oder zumindest dumm .» Es folgert daraus die Bemerkung, dass «man die eigene Auslandsreise (beziehungsweise den Inlandsaufenthalt des Ausländers) nach diesem Rezept höchst enttäuschend gestalten kann .» Frage für die Diskussion im Plenum Seid Ihr mit dem Autor einverstanden? Warum? Begründet bitte Eure Antwort Frage für die Gruppenarbeit Lasst die Teilnehmer Eurer Gruppe erzählen, wann und wieso sie auf kulturelle Unterschiede gestoßen sind, die ihnen Schwierigkeiten bereitet oder ganz im Gegenteil ihre Integration während ihres Aufenthaltes im Ausland erleichtert haben Versione italiana Questi pazzi stranieri Introduzione Nel brano «Questi pazzi stranieri» tratto dal testo di Paul Watzlawick Istruzioni per rendersi infelici (Milano: Feltrinelli 1984, traduzione di Franco Fusaro) l’autore ci ricorda come per molti, e probabilmente in molte situazioni anche per lui, «Il nostro mondo è il vero mondo; insensati, falsi, illusori, stravaganti sono i mondi degli altri…» e che ció provoca la conseguenza che si suppone semplicemente che «…malgrado tutte le prove contrarie…il proprio comportamento sia in ogni caso naturale e normale Ogni comportamento diverso, nella stessa situazione, diventa così insensato o per lo meno stupido .» Tale constatazione lo porta ad affermare che «con questa ricetta si possono rendere i propri viaggi all’estero (oppure la permanenza in un paese straniero) molto deludenti .» La domanda per la sessione plenaria Siete o non siete d’accordo con l’autore? Perché? Motivate la vostra risposta La domanda per il gruppo di lavoro Fatevi raccontare dai partecipanti al vostro gruppo delle esperienze in cui hanno notato che le differenze culturali abbiano creato loro o ad altre persone difficoltà o al contrario abbiano facilitato il loro soggiorno o la loro permanenza (e dunque la loro integrazione) all’estero 2_IH_Italienisch_76.indd 106 23.12.16 09: 52 Chiara Angelini/ Elisabetta Longhi Come migliorare la produzione orale in L2 107 Traccia 2 Versione tedesca Die Erziehung zur Integration: Erfolgs- und Misserfolgsfaktoren Antonella Romeo schreibt in ihrem Buch La deutsche Vita (S 142): «Nichts prägt den Menschen, seine Mentalität, sein zukünftiges Verhältnis zu sich und zur Welt so sehr wie die Erziehung .» Dann beschreibt sie, wie die deutsche Erziehung zur Unabhängigkeit und Autonomie in die Praxis umgesetzt wird und wie sie letztendlich zur Betonung der individuellen Unterschiede führt Etwas kritisch fasst sie abschließend zusammen: «Dieses System bewahrt die Kinder vor Kitteln und fördert mit großem Erfolg von klein auf die Unterschiede zwischen ihnen .» Das italienische Schulsystem scheint dagegen, auf Uniformiertheit zu zielen Frage für die Diskussion im Plenum Wie kann die Erziehung zur Integration der Ausländer beitragen? Sind die individuellen und kulturellen Unterschiede in Hinsicht auf den Integrationsprozess eher zu bewahren oder zu beseitigen? Das Kapitel endet in der italienischen Fassung mit einigen Absätzen, die in der deutschen Fassung fehlen Hier geht es um das deutsche Schulsystem und eine eher negative Einschätzung kommt zum Ausdruck: «Che i figli dei medici e degli imprenditori abbiano più probabilità dei figli delle infermiere e degli operai di frequentare le scuole alte e di laurearsi, magari nello stesso campo del genitore, non è nulla di tipicamente tedesco Ma nel caso tedesco è addirittura il sistema scolastico che programmaticamente promuove e accresce le diseguaglianze sociali, invece di smussarle e farsi paladino dei bambini che partono svantaggiati In Germania ci sono solo quattro anni di scuola elementare uguale per tutti, dopo inizia il ciclo secondario diviso in tre tipi di scuole: la scuola ‘principale’, Hauptschule, la scuola ‘reale’ Realschule, il Gymnasium Già in terza elementare, e poi soprattutto nel primo quadrimestre della quarta elementare i bambini, ma soprattutto i genitori, sono molto preoccupati che sia raggiunta la media di voti giusta per ottenere dai maestri la ‘raccomandazione’ per il ginnasio, la scuola più prestigiosa frequentata da un terzo degli scolari in Germania A nove anni i bambini sanno già che è una jattura finire nella Hauptschule, la scuola più scarsa, risaputamente ‘la scuola dei doof’, degli scemi, e che l’assegnazione alle scuole che non sono il ginnasio condizionerà come una tara il resto della loro esistenza Nonostante persino studi internazionali comparati abbiano più volte criticato il sistema scolastico tedesco per questo suo primato discriminatorio 2_IH_Italienisch_76.indd 107 23.12.16 09: 52 Come migliorare la produzione orale in L2 Chiara Angelini/ Elisabetta Longhi 108 dei soggetti culturalmente e socialmente più deboli, nessuno nel paese sembra essere seriamente intenzionato a cambiare le cose L’attenzione e le preoccupazioni dei dibattiti pubblici sembrano piuttosto essere dirette verso gli scolari più dotati, che per carità ricevano gli incentivi giusti e se necessario vengano mandati nei collegi nel paese e all’estero Cosa che è di nuovo molto diffusa nei ceti più abbienti Che la crusca continui pure a essere separata dalla roba raffinata il più presto possibile Bernd, un amico, da molti anni preside di una Hauptschule, sostiene che il sistema scolastico tedesco fosse più progressista al tempo della Repubblica di Weimar .» Frage für die Arbeitsgruppen Stimmt das überhaupt? Sind Sie mit der Ansicht von Antonella Romeo einverstanden? Welche Rolle spielen soziale Einbeziehung bzw Ausgeschlossenheit im deutschen und im italienischen Schulsystem? Sind das deutsche und das italienische Schulsystem echt multikulturell und zur Integration ausgerichtet? Begründen Sie Ihre Antwort anhand von Beispielen für erfolgreiche bzw erfolglose Integrationsgeschichten aus der Schule oder aus der Uni Versione italiana L’educazione all’integrazione: fattori di successo e d’insuccesso Antonella Romeo scrive nel suo libro La deutsche Vita (p 142): «Nulla come l’educazione segna gli individui, la loro mentalità, il loro futuro rapporto con se stessi e con il resto del mondo .» Di seguito descrive come l’educazione tedesca all’indipendenza e all’autonomia si traduca in pratica e come in fondo dia la preminenza alle differenze individuali Con sguardo critico, conclude riassumendo così la sua visione: «Questo sistema fa scampare ai bambini il grembiulino e promuove con grande successo fin dalla più tenera età le differenze tra un bambino e l’altro .» Il sistema scolastico italiano sembra avere invece come obiettivo quello di uniformare La domanda per la discussione plenaria Come può l’educazione contribuire all’integrazione degli stranieri? Al fine del processo d’integrazione, le differenze individuali e culturali vanno mantenute o eliminate? Nella versione italiana il capitolo termina con alcuni paragrafi assenti nella versione tedesca In essi si parla del sistema scolastico tedesco e ne emerge una valutazione piuttosto negativa: 2_IH_Italienisch_76.indd 108 23.12.16 09: 52 Chiara Angelini/ Elisabetta Longhi Come migliorare la produzione orale in L2 109 «Che i figli dei medici e degli imprenditori abbiano più probabilità dei figli delle infermiere e degli operai di frequentare le scuole alte e di laurearsi, magari nello stesso campo del genitore, non è nulla di tipicamente tedesco Ma nel caso tedesco è addirittura il sistema scolastico che programmaticamente promuove e accresce le diseguaglianze sociali, invece di smussarle e farsi paladino dei bambini che partono svantaggiati In Germania ci sono solo quattro anni di scuola elementare uguale per tutti, dopo inizia il ciclo secondario diviso in tre tipi di scuole: la scuola ‚principale‘, Hauptschule, la scuola ‚reale‘ Realschule, il Gymnasium Già in terza elementare, e poi soprattutto nel primo quadrimestre della quarta elementare i bambini, ma soprattutto i genitori, sono molto preoccupati che sia raggiunta la media di voti giusta per ottenere dai maestri la ‚raccomandazione‘ per il ginnasio, la scuola più prestigiosa frequentata da un terzo degli scolari in Germania A nove anni i bambini sanno già che è una jattura finire nella Hauptschule, la scuola più scarsa, risaputamente ‚la scuola dei doof‘, degli scemi, e che l’assegnazione alle scuole che non sono il ginnasio condizionerà come una tara il resto della loro esistenza Nonostante persino studi internazionali comparati abbiano più volte criticato il sistema scolastico tedesco per questo suo primato discriminatorio dei soggetti culturalmente e socialmente più deboli, nessuno nel paese sembra essere seriamente intenzionato a cambiare le cose L’attenzione e le preoccupazioni dei dibattiti pubblici sembrano piuttosto essere diretti verso gli scolari più dotati, che per carità ricevano gli incentivi giusti e se necessario vengano mandati nei collegi nel paese e all’estero Cosa che è di nuovo molto diffusa nei ceti più abbienti Che la crusca continui pure a essere separata dalla roba raffinata il più presto possibile Bernd, un amico, da molti anni preside di una Hauptschule, sostiene che il sistema scolastico tedesco fosse più progressista al tempo della Repubblica di Weimar .» La domanda per i gruppi di lavoro È proprio vero? Condividete il punto di vista di Antonella Romeo? Quali ruoli giocano l’inclusione o l’esclusione sociale nei sistemi scolastici tedesco e italiano? I sistemi scolastici tedesco e italiano sono veramente multiculturali e orientati all’integrazione? Motivate la vostra risposta adducendo esempi di storie d’integrazione vera o presunta tratte dall’ambiente scolastico o universitario 2_IH_Italienisch_76.indd 109 23.12.16 09: 52